L’iscrizione al registro ASI (Automotoclub Storico Italiano) è un passaggio fondamentale per rendere un’auto “storica” a tutti gli effetti, accedendo così ai vantaggi e alle agevolazioni riservati ai modelli classici variabili per Regione, come l’esenzione dal bollo o il pagamento in misura ridotta di cui dal 2019 beneficiano le auto ultraventenni.
L’ASI è infatti, insieme ai registri ufficiali Fiat, Alfa Romeo e Lancia, l’ente incaricato di salvaguardare il patrimonio motoristico italiano, verificando l’effettiva originalità storica delle auto d’epoca. In questa guida vediamo come fare per iscrivere la propria vettura.
Partiamo con il dire che per poter diventare a tutti gli effetti storica, un’auto (ma anche una moto o un veicolo commerciale o agricolo ecc…) deve aver compiuto trent’anni dalla data di prima immatricolazione o produzione accertata tramite documenti ufficiali della Casa madre, dopo le quali è possibile ottenere agevolazioni, come la già citata riduzione totale. del bollo.
Ma non solo, perché possono essere iscritte all’ASI anche le auto che hanno tra i 20 e i 30 anni, le cosiddette “youngtimer”, che a loro volta possono ottenere diverse altre riduzioni su tassa di circolazione o assicurazione.
L’iscrizione all’ASI non è diretta ma avviene passando attraverso uno dei moltissimi club federati, che si possono cercare su questa pagina. Il tesseramento è personale e si può effettuare anche come semplici appassionati, dunque non è necessario a tutti gli effetti possedere un’auto.
In ogni caso, la regola base è che non è necessario scegliere per forza un’associazione specifica dedicata al modello o alla marca della propria auto, ci si può iscrivere, infatti, anche a uno dei molti club generalisti federati ASI, che accolgono tra le loro fila soci con auto di origine e provenienza differente.
Una volta finalizzata l’iscrizione al Club, sarà quest’ultimo incaricato di presentare la domanda e seguire la pratica presso l’ASI per noi.
Venendo al dunque, per iscrivere un’auto all’Automotoclub Storico Italiano occorre presentare una serie di documenti:
Fatto questo, per il completamento delle pratiche e l’ottenimento dell’iscrizione del veicolo bisognerà attendere circa due mesi: un lasso di tempo che in periodi più “scarichi” dal punto di vista delle iscrizioni – come per esempio i mesi invernali – può diminuire di alcune settimane.
Una volta completati tutti i passaggi dei punti precedenti, un gruppo di esperti sarà incaricato di visionare il materiale fornito per decretare se l’auto può essere a tutti gli effetti iscritta all’ASI.
E’ bene ricordare, infatti, che, come in tutti i casi simili, la domanda potrebbe anche essere respinta qualora l’auto non risultasse in possesso di tutti i requisiti di storicità sufficienti, in primis l’originalità, ossia l’assenza di modifiche che ne abbiano stravolto in maniera sostanziale le caratteristiche.
Un’auto un po’ logora, invece, potrebbe essere benissimo accettata qualora risultasse comunque originale, così come una modificata con componenti e accessori ufficiali o in uso nel periodo storico a cui appartiene, mentre una troppo “pasticciata” o riparata in modo non conforme alle caratteristiche originali potrebbe essere respinta. E addio benefici.
Una volta completata l’iscrizione del veicolo, l’ASI rilascerà due documenti ufficiali:
Ottenuti questi documenti ufficiali, l’esenzione del bollo per le storiche o la sua riduzione del 50% per le youngtimer saranno automatiche in quanto spetterà all’ASI comunicare la variazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Il CRS, invece, potrà essere presentato alla propria compagnia assicurativa per ottenere le condizioni agevolate riservate alle vetture storiche, che comprendono di solito una tariffa ridotta o la possibilità di assicurare più veicoli storici sotto la stessa polizza senza costi aggiuntivi.
Solitamente, il CRS da solo è sufficiente al riconoscimento del veicolo come storico, ma è consigliabile far riportare la dicitura anche sul libretto di circolazione.
La quota di iscrizione all’ASI è attualmente fissata in 41,32 euro l’anno e si paga insieme a quella del club. A differenza della prima, però, quest’ultima è variabile ma dal 2008 è stabilito che l’ammontare complessivo delle due non deve essere inferiore a 100 euro. Entrambe vanno rinnovate annualmente e si pagano sempre direttamente al club.
Per iscrivere l’auto al registro di appartenenza e ricevere il CRS, o Certificato di Rilevanza Storica, che permette per esempio di stipulare le assicurazioni specifiche per veicoli storici (in quanto quasi tutte le compagnie lo richiedono) si pagano, poi, ulteriori 20 euro.
Oltre ai benefici che riguardano direttamente l’auto iscritta, i titolari di tessera ASI possono beneficiare di molti altri vantaggi grazie alle tante convenzioni stipulate dall’ente.
Si possono ottenere, per esempio, prestiti agevolati in specifici istituti di credito, sconti su parcheggi e noleggi, musei, hotel e viaggi. Inoltre, ogni nuovo iscritto è automaticamente abbonato alla rivista ufficiale dell’ASI, La Manovella.
Chi lo desidera, infime, può scegliere di aggiungere alla sua iscrizione dei servizi extra, e scegliere le tessere Formula In e Formula Full che includono per esempio l’assistenza stradale e sconti sulle assicurazioni anche per le vetture non storiche di proprietà.
Compila il modulo di richiesta informazioni per quest'auto, verrai ricontattato da un nostro consulente.
Blocca la tua auto per tre giorni con 300€, se cambi idea, verrai rimborsato dell'intero importo.