Bollo Auto Scaduto: Tutto sulla Prescrizione Triennale
Bollo Auto Scaduto: Tutto sulla Prescrizione Triennale

Bollo Auto Scaduto: Tutto sulla Prescrizione Triennale

24 Ottobre 2025
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Il bollo auto rientra tra le tante scadenze da rispettare nel pagamento di tasse e tributi.

 

La tassa automobilistica è richiesta dalle regioni ed ha dei tempi di prescrizione molto precisi al decorrere dei quali, non sarà più possibile per gli enti regionali richiedere il pagamento.

 

A differenza di altre tasse, il bollo auto ha una prescrizione più breve, di soli tre anni. 

 

Di conseguenza, è di fondamentale importanza conoscere i tempi di prescrizione del bollo auto in modo da evitare inutili cifre che non sono da corrispondere per legge.                                        

Bollo auto non pagato: quando va in prescrizione?

Conoscere i tempi di prescrizione del bollo auto è fondamentale per evitare di versare somme non dovute. In alcuni casi, nonostante la mancata effettuazione del pagamento o lo smarrimento delle ricevute, il cittadino, una volta trascorso il termine massimo, è esente da ogni obbligazione, senza ulteriori adempimenti.

 

La legge stabilisce che i termini di prescrizione del bollo auto sono di tre anni, con alcune eccezioni. Questi tre anni vanno calcolati in modo specifico, iniziando dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa doveva essere versata, e terminano il 31 dicembre del terzo anno, senza alcun atto interruttivo precedente. 

 

Gli atti interruttivi sono elementi che possono interrompere i tempi di prescrizione e sono determinanti, poiché fanno ricominciare l’intero periodo dal momento della loro ricezione. Tra questi troviamo: avviso di accertamento, sollecito di pagamento, notifica della cartella esattoriale, intimazione di pagamento, preavviso di fermo dell’auto, atto di pignoramento. Queste comunicazioni quindi azzerano il tempo trascorso e fanno ripartire il conteggio per la prescrizione.

 

Al fine di richiedere la riscossione della tassa di circolazione dell’auto sul contribuente, l’agenzia delle entrate deve inviare la cartella esattoriale entro tre anni.

 

In particolare, l’ente di riscossione dovrà notificare l’atto al destinatario, prima del trascorrere dei tre anni. 

 

Una volta che scade il termine, il diritto alla riscossione cade in prescrizione.           

Come faccio a sapere se il bollo auto è andato in prescrizione?

Per verificare se il bollo auto è prescritto, serve controllare l’assenza alcun sollecito di pagamento o una cartella da parte di Agenzia delle Entrate-Riscossione o altro ente preposto alla riscossione nei tre anni successivi alla scadenza del pagamento.

 

In caso contrario, il bollo auto è considerato prescritto, l’unica eccezione è la regione Piemonte dove la prescrizione avviene dopo 5 anni.                           

bollo auto non pagato e ravvedimento operoso

Nel caso di mancato pagamento del bollo auto, puoi effettuare un ravvedimento operoso.

 

Questa opzione ti consente di sanare la violazione e rientrare in regola pagando il bollo con una una sanzione inferiore.

 

Il ravvedimento operoso può essere eseguito solo se la regolarizzazione del ritardo nel versamento del bollo auto avviene entro i 12 mesi successivi alla data di scadenza della tassa di circolazione dell’auto, altrimenti arriverà una cartella di pagamento da parte della Agenzia delle Entrate-Riscossione per pagare gli arretrati, le sanzioni e gli interessi.

 

Entrando più nel dettaglio, le sanzioni risultano le seguenti: 

– 0,1% al giorno entro 14 giorni; 

– +1,5% entro 30 giorni; 

– +1,67% dal 31° al 90° giorno; 

– +3,75% fino a un anno; 

– +4,28% da 1 a 2 anni; 

– +5% oltre 2 anni.   

Come fare ricorso se il bollo auto prescritto?

In caso di contestazione dell’ammontare della tassa automobilistica, il contribuente ha la possibilità di presentare istanza di annullamento in autotutela entro 30 giorni dalla notifica

 

Se si riceve la cartella esattoriale e si ritiene che sia illegittima in quanto si riferisce a un bollo prescritto, si può procedere entro 60 giorni dalla notifica, presentando un’istanza di sospensione legale della riscossione a cui l’ente di riscossione dovrà rispondere entro 220 giorni.

 

In caso in cui l’ente di riscossione non risponderà entro il termine, il ricorso si considera accettato e la cartella verrà annullata.

 

Nel caso in cui invece l’ente di riscossione rifiuterà la richiesta, di conseguenza, si dovrà pagare oppure fare ricorso al giudice.

 

Un’altra via per fare ricorso è quella di procedere per via giudiziaria tramite ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale competente.

 

Durante l’istanza di sospensione, la cartella è sospesa e dunque non si potrà procedere al fermo dell’auto o ad altre forme di tutela del credito o di pignoramento.

 

Tuttavia, se non si verifica la sospensione dei termini per la richiesta del ricorso giudiziale (60 giorni dalla notifica), di conseguenza, è consigliabile fare entrambe le procedure descritte.

COME PAGARE I BOLLI ARRETRATI

Per sanare i bolli auto non pagati, è essenziale verificare le annualità mancanti del bollo auto attraverso i portali telematici regionali o le agenzie ACI.

 

Dopo aver individuato le annualità arretrate, si può procedere al pagamento, tenendo conto delle sanzioni applicabili in base al periodo di ritardo.         

Quali sono i consigli prescrizione bollo auto?

Se si è certi di non aver pagato il bollo auto e si vuole controllare i termini per capire se è andato in prescrizione, è bene per prima cosa accertarsi di non aver ricevuto nessuna comunicazione, controllare la data giusta e fare ricorso entro 60 giorni.

 

Per sanare la propria posizione, è essenziale verificare le annualità mancanti del bollo auto attraverso i portali telematici regionali o le agenzie ACI. Dopo aver individuato le annualità arretrate, si può procedere al pagamento, tenendo conto delle sanzioni applicabili in base al periodo di ritardo.

 

Si tratta di una strategia proattiva da effettuare da parte del contribuente, che sarà così chiamato a pagare sanzioni ridotte e non penalità più severe. Come abbiamo visto, le sanzioni variano dall’1,5% dell’importo originario se il saldo avviene entro il 30° giorno dalla scadenza, fino al 5% oltre i 2 anni e alla possibile radiazione del mezzo dopo i 3 anni.

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