Tutor autostradali: cosa sono, come operano e quali multe comportano
Tutor autostradali: cosa sono, come operano e quali multe comportano

Tutor autostradali: cosa sono, come operano e quali multe comportano

16 Settembre 2025
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Il tutor è una tecnologia capace di monitorare la sicurezza sulle autostrade: dal superamento dei limiti di velocità alle violazioni del Codice della Strada

 

Dal 7 marzo 2025 su 26 nuove tratte autostradali italiane sono stati progressivamente attivati i Tutor 3.0 per controllare la velocità media utilizzando telecamere e sensori avanzati.

 

Scopriamo insieme i tutor in autostrada, sanzioni, tolleranza e come funzionando i nuovi Tutot 3.0. 

Tutor autostrada come funziona?

Inanzittutto, è bene precisare che il tutor rileva la velocità media di un tratto autostradale compreso, di norma, tra i 10 e i 15 chilometri.

 

Per quanto riguarda il suo funzionamento, al di sotto dell’asfalto sono stati installati molteplici sensori che si attivano quando transita un veicolo con lo scopo sia di risalire alla tipologia di veicolo, all’ora in cui il veicolo è passato che per decifrare la targa. 

 

I sensori sono collegati alle telecamere e se un mezzo non supera il limite di velocità, di conseguenza, non verrà lanciato alcun segnale. Viceversa, il sistema manda un avviso alla motorizzazione civile nel caso in cui i limiti di velocità vengano superati.

 

Tuttavia, tale procedura dovrà essere eseguita dalla Polizia Stradale che si incaricherà, con l’ausilio di un sistema automatico, di compilare e stampare la contravvenzione che dovrà essere inviata al trasgressore.

 

Attualmente, sono in totale 200 le tratte stradali controllate dai Tutor, coprendo oltre 1.940 km di rete autostradale e sono presenti su: A1, A4, A5, A7, A8, A10, A13, A14, A16, A23, A26, A28, A30 e A56.

 

Di queste, 178 Tutor si trovano sulle autostrade in concessione ad Autostrade per l’Italia S.p.A. e coprono 1.800km.

Come capire se i tutor sono attivi? 

I Tutor sono sempre segnalati con dei cartelli di colore verde che vengono installati in avvicinamento ed in prossimità dei portali.

 

Il funzionamento è indipendente dalla segnaletica luminosa, funzionante o meno ed è garantito anche in presenza di forte pioggia, o nebbia, o comunque in condizioni di scarsa visibilità. 

 

É bene tenere a mente che il tutor non si attiva solo quando è segnalato il suo funzionamento sui pannelli luminosi, ma anche quando vi sono cartelli verdi installati vicino e sotto i portali cartellonistici autostradali.

 

L’effettiva accensione del Tutor non dipende dalla pubblicazione del relativo messaggio sui pannelli luminosi, che vengono principalmente utilizzati per fornire informazioni di viabilità.

sanzioni: cosa si rischia con il nuovo sistema Tutor 3.0

Secondo l’art.142 del Codice della Strada, vi sono diverse sanzioni che variano in base a quanto il conducente eccede di velocità: 

 

– fino a 10 km/h oltre il limite: da 42 a 170,73 euro di multa.

– Superamento del limite tra i 10 e i 40 km/hda 173 a 695 euro di multa con decurtazione di 3 punti dalla patente.

– Tra 40 e 60 km/h oltre il limite: da 544 a 2.174 euro di multa più la sospensione della patente da 1 a 3 mesi e la decurtazione di 6 punti.

 Oltre i 60 km/hda 847 a 3.389 euro di multa più la sospensione della patente da 6 a 12 mesi e la decurtazione di 10 punti.                   

Come funziona il Tutor 3.0 e dove sono?

ll Tutor 3.0, sviluppato da Autostrade per l’Italia e dalla Polizia di Stato sulla piattaforma tecnologica Navigard, ha una maggiore precisione nel calcolare la velocità media, grazie a un sistema di rilevamento più tecnologico e avanzato.

 

La sua funzione è quella di rilevare la velocità media dei veicoli lungo un tratto di strada, a differenza degli autovelox che misurano la velocità istantanea in un singolo punto. 

 

Il Tutor 3.0 può monitorare continuamente il traffico su tratti autostradali molto lunghi, coprendo decine di chilometri.

 

Grazie alla presenza di più sensori distribuiti su un tratto di strada e alla continua raccolta di dati, il Tutor 3.0 può rilevare più facilmente comportamenti pericolosi, come eccessiva velocità media, frequente frenata brusca e altri comportamenti che mettono a rischio la sicurezza.

 

Con questo nuovo sistema, si prevendono anche meno contestazioni, poiché calcolando la velocità media su un tratto di strada, diventa molto più difficile per il conducente contestare una multa.

Tutor in autostrada: come funzionano e le sanzioni previste

Fonte immagine: Autostrade per l’Italia               

Dove sono posizionati i nuovi Tutor 3.0?

I nuovi Tutor 3.0 sono stati posizionati su 26 tratte autostradali:

 

– 7 tratte sulla A1 Milano-Napoli: di cui 4 tra Chiusi e Monte San Savino (entrambe le direzioni), 1 tra Castelnuovo di Porto e Settebagni (in direzione Roma) e 1 tra l’Area di Servizio Tevere e Fabro (in direzione Firenze).

– 5 tratte sulla A9 Lainate-Como-Chiasso: tra Saronno e Lomazzo Nord (sia in direzione Chiasso che in direzione Lainate).

– 5 tratte sulla A11 Firenze-Pisa Nord: tra Montecatini e Prato Est (in entrambe le direzioni).

– 4 tratte sulla A14 Bologna-Taranto: tra Pesaro e Rimini Sud (in entrambe le direzioni).

– 5 tratte sulla A27 Mestre-Belluno: tra il bivio con la A4 Milano-Brescia e lo svincolo con la Pedemontana.                                       

Tolleranza tutor in autostrada: esiste una soglia? 

Il sistema Tutor 3.0 ha una tolleranza strumentale del 5% sulla velocità massima consentita per eventuali margini di errore, ma non può scendere sotto i 5 km/h.

 

Se, ad esempio, il limite è 130 km/h, il sistema tutor considererà una velocità media di 136,5 km/h come non sanzionabile.

 

Tuttavia, questa tolleranza può variare in base a diverse situazioni. Infatti, alcune sentenze hanno constatato una tolleranza che può oscillare tra il 5, il 10 e il 15% a seconda che la velocità rilevata risulti inferiore a 70 km/h, compresa tra 70 e 130 km/h oppure uguale o superiore a 130 km/h. È sempre meglio rispettare i limiti di velocità previsti.        

Come funziona Navigard: il nuovo sistema di controllo in autostrada

Un nuovo sistema di controllo che si integra con i già esistenti Tutor e Vergilius è pronto a debuttare sulle nostre strade dal 2026: Navigard.

 

La piattaforma Navigard, sviluppata dalla società Movyon, analizzerà i dati riguardanti il traffico più pesante come i sorpassi in zone vietate oppure il trasporto di materiali pericolosi. In particolare, i principali sistemi tecnologici che caratterizzano la piattaforma Navigard sono: radar, telecamere, server periferici, antenne DSRC (rilevano a distanza i dati dei tachigrafi) e un sistema centrale che raccoglie, analizza i dati ed invia segnalazioni alle pattuglie. 

 

Il dispositivo è poi in grado di valutare l’uso improprio delle corsie, il mancato rispetto dell’obbligo di destra per i mezzi pesanti e la velocità sopra il limite consentito.

 

Il sistema Navigard è destinato prevalentemente a controllare i mezzi presanti e in particolare i limiti di peso, il monitoraggio delle merci pericolose, il rilevamento dei dati tachigrafici ed il pagamento regolare dei pedaggi autostradali.

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