L’aria condizionata in auto incide sui consumi medi di carburante dell’auto?
Il climatizzatore non è solo comfort ma può considerarsi un sistema di sicurezza indiretto, in quanto temperature troppo elevate nell’abitacolo causano spossatezza e affaticamento del conducente.
Soprattutto durante lunghi viaggi, l’aria condizionata in auto permette di viaggiare comodamente e senza affaticamenti.
Ma c’è da considerare anche un ulteriore fattore: il consumo di carburante. In questo articolo scopriremo perchè il condizionatore acceso può consumare molto più di quanto si pensi.
La risposta è sì, l’aria condizionata comporta un maggior consumo di carburante.
In realtà, la correlazione tra condizionatore e consumi è indiretta: l’aria condizionata in auto influisce sul motore, riducendone notevolmente la potenza.
Il motore dovrà fornire infatti una potenza aggiuntiva di 2-3 kW per azionare l’impianto: per mantenere la stessa velocità sarà necessario fare maggiore pressione sull’acceleratore consumando di conseguenza una maggior quantità di carburante (fino al 10% in più).
Per prima cosa, evitate di azionare il climatizzatore per brevi tratte (fino a 10 minuti), soprattutto se l’auto è stata esposta al sole. In pochi minuti non ci sarebbe tempo di raffreddare l’abitacolo e si consumerebbe solo energia.
Se il caldo si fa insopportabile, iniziate abbassando i finestrini per fare uscire l’aria calda dall’abitacolo e solo successivamente abbassate gradualmente la temperatura. In questo modo l’impatto sui consumi sarà minore e si eviterà lo shock termico tra abitacolo e ambiente esterno.
È consigliabile comunque utilizzare l’aria condizionata con parsimonia, mantenendo temperature comprese tra i 20 e i 24 gradi senza creare un gap termico con l’esterno superiore ai 7 gradi.
Qual è quindi la soluzione migliore tra azionare l’aria condizionata e tenere i finestrini abbassati? Secondo alcuni studi bisognerebbe anzitutto considerare fattori come l’umidità esterna, le condizioni del traffico, la temperatura e la velocità.
Fino ad una velocità di 50-60 km/h è consigliabile viaggiare con i finestrini aperti, mentre in autostrada, viaggiando a velocità più elevate, sarà preferibile accendere il condizionatore dell’auto al minimo per migliorare l’aerodinamica del veicolo.
Già conosciamo l’importanza della manutenzione periodica per il benessere della nostra auto, ma è bene sapere che anche il climatizzatore deve essere controllato periodicamente.
Con un’efficienza ottimale dell’impianto si ridurrà anche l’impatto sui consumi: è consigliabile sostituire il filtro aria condizionata ogni 15 mila chilometri per il perfetto funzionamento del condizionatore.
Per rinfrescare l’auto senza l’utilizzo dell’aria condizionata, è sufficiente tenere abbassati almeno due finestrini durante la marcia.
Tuttavia, secondo uno studio condotto dall’Università di Surrey, tenendo i finestrini aperti e l’aria condizionata spenta, si richia di respirare più dell’80% di aria inquinata.
Dunque, altri metodi da tenere in considerazione sono: aprire il tettuccio (se disponibile) oppure utilizzare un ventilatore portatile.
Quest’ultimo funziona a pila oppure collegandolo all’accendisigari o alla presa usb dell’auto ed è sufficiente agganciarlo all’aletta parasole, allo specchietto retrovisore o fissarlo sul cruscotto.
Infine, il metodo più semplice consiste nell’utilizzare un abbigliamento adeguato che sia fresco e largo, composto da tessuti leggeri come il lino, il cotone o traspiranti come la seta, il chambray o il rayon.
Anche il colore dell’abbigliamento gioca un ruolo fondamentale, infatti, scegliere tonalità più chiare rappresenta la scelta migliore, questi colori infatti non assorbono tanto calore quanto quelli scuri.
E per quanto riguarda le calzature? La scelta migliore sono i sandali chiusi dietro o allacciati bene alla caviglia in quanto mantengono fresco il piede e al contempo ben saldo sui pedali.
Infatti, sebbene il Codice della Strada non vieti di guidare scalzi o con ciabatte o infradito, è importante che i piedi aderiscano bene ai pedali dell’auto.
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