
“Turbo S”, una sigla a dir poco evocativa nell’universo Porsche pensando alla 911, partendo quindi dalle leggendarie 964 o 993, ma vedere “Turbo S” sul lato B di un mezzo che negli anni 2000 ancora qualcuno identificava genericamente come una “jeep” o un “fuoristrada” prima ancora di “SUV”, fu sconcertante.
Oggi a Zuffenhausen di Turbo S ce ne sono tante, fin troppe, ma di Cayenne Turbo S (E1) per molti e per il Perché Comprarla Classic ce ne sarà sempre una soltanto, quella che trovate in questo video!
Ferry Porsche ci aveva già visto lungo nel 1989 quando affermò: “Se costruissimo una vettura fuoristrada secondo le nostre specifiche di qualità e con la scritta Porsche posta davanti, si venderebbe senz’altro”.
Passano circa 10 anni e dal 1998, grazie anche alle spinte del mercato nordamericano, l’iniziale progetto “Colorado” vede concretizzarsi la collaborazione con Volkswagen: da lei deriva il know-how produttivo per le grandi quantità, mentre Porsche sviluppo la piattaforma nel sito di Hemmingen, inizialmente mantenuto top-secret, piattaforma che sarà usata anche da altri modelli del gruppo, Touareg in primis.
Nel 2002 viene poi inaugurato lo stabilimento di Lipsia e di lì arriva il debutto ufficiale della prima generazione “E1”, nel 2003: gli interni sfoggiano l’inconfondibile strumentazione a cinque elementi circolari e il blocchetto d’avviamento si trova alla sinistra del volante, dettagli che fino a quel momento si erano visti solo su 911 e Boxster.
Insomma, BMW X5 e Mercedes ML non erano più sole, anzi, dovevano vedersela con un mezzo dalle prestazioni esagerate sia su strada che in fuoristrada grazie al debutto di sospensioni pneumatiche di nuova concezione.
Le due versioni di lancio, S e Turbo, condividono un V8 da 4,5 litri con 340 CV sull’aspirata e 450 CV per la Turbo, che poi arriveranno a 521 sulla Turbo S, che ben conosciamo. ll 2004 segna poi l’arrivo della nuova Cayenne “entry level”, la V6 da 250 CV mentre l’azzeccatissimo restyling di mezza vita giunge nel 2007 col debutto dell’iniezione diretta e di altre motorizzazioni e allestimenti (vedi poi la prima Cayenne GTS), ma era già chiaro che l’ascesa del Cayenne e dei SUV in generale sarebbe stata inarrestabile negli anni a seguire.
Una lunghezza importante, oggi da considerarsi “nella media” e specifiche affini al linguaggio Porsche, ma solo per un occhio attento.
La Cayenne di prima generazione incorpora infatti il family feeling del marchio soprattutto nei gruppi ottici anteriori, vicini a Boxster e 996, meno in quelli posteriori, sviluppati più in verticale rispetto alle cugine sportive.
Se poi parliamo di Turbo S, le sue specifiche sono semi-nascoste, ma parecchio gustose, come lo sono i terminali di scarico specifici e il diffusore posteriore, senza dimenticarsi dell’assetto da 20 pollici e, udite udite, un impianto frenante altamente prestazionale con dischi anteriori flottanti, e ricordate che qui siamo nel 2006!
Le misure | |
Fuori | |
Lunghezza | 4,79 metri |
Larghezza | 1,93 metri |
Altezza | 1,70 metri |
Passo | 2,86 metri |
Massa | 2.355 kg |
Ruote | |
Anteriore | 275/40 R20 |
Posteriore | 275/40 R20 |
Capacità serbatoio | 100 litri |
Passando alla guida, l’erogazione del V8 è impetuosa ma non brutale e la spinta è qualcosa di impressionante se si pensa che in ordine di marcia siamo ben oltre i 2.500 kg.
La rapportatura specifica della trasmissione automatica è assai azzeccata anche se la funzione sequenziale attivabile dal selettore del cambio (ci sono anche i tasti al volante), purtroppo ha il “+ e -” invertiti: un vizio di gioventù piuttosto frequente in quegli anni.
Versione provata | Porsche Cayenne Turbo S |
Motore | V8 di 4.511 cc |
Potenza | 521 CV a 5.500 giri/min |
Coppia | 720 Nm a 2.750 giri/min |
Cambio | Automatico Tiptronic S a 6 marce |
Vel. Max | 270 km/h |
0-100 km/h | 5,2 secondi |
Impeccabile è poi l’assetto: questa generazione di Cayenne E1 è infatti stata anche la prima Porsche con il PASM di nuova concezione, ovvero il Porsche Active Suspension Management che regola in modo permanente la forza di smorzamento e può variare l’altezza da terra da un minimo di 21,7 centimetri fino a 27,3 centimetri.
Peccato solo che, sulla Turbo S, a rompere questo “idillio prestazionale” ci siano i consumi di carburante, davvero elevatissimi. Per fortuna però che il serbatoio di carburante è assai capiente.
E’ il suo momento… lo è stato un po’ di più qualche anno fa, ma lo è ancora e mi riferisco a tutte le Cayenne.
Personalmente punterei su delle V8, magari senza sospensioni elettroniche così da poter essere personalizzate nella maniera più affidabile possibile, vetture che, sempre parlando di E1, si trovano ancora tra i 10 e i 20.000 euro. Anche la V6 dal punto di vista economico può avere un senso, ma col V8 la Cayenne è davvero una Cayenne… per non parlare delle Turbo. Strepitose, punto.
Esagerate in tutto, anche nei costi di mantenimento a tratti proibitivi anche se, una certa convenienza se così vogliamo dire c’è: invece di spendere oltre 140.000 euro nel 2006-2007 per questa Turbo S, oggi si possono trovare esemplari discreti a circa 20.000 euro, ma per auto poco chilometrate e magari italiane e molto accessoriate come la protagonista di questa prova che, tra gli altri optional vanta i doppi vetri termici, il compressore addizionale, la batteria supplementare e la slitta paracoppa anteriore, le richieste orbitano intorno ai 30.000 euro, considerando anche il fatto che si tratta di una top di gamma prossima a diventare di interesse storico.
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