La 600 Abarth (il nome ufficiale in realtà è Abarth 600e) è il modello stradale di serie più potente del marchio dello Scorpione. Ed è anche quello più grande, che affianca la 500 Abarth prendendo come base di partenza la piattaforma della Fiat 600.
La nuova 600 Abarth si può avere nella versione chiamata Turismo con una potenza di 240 CV, fino ad arrivare ai 280 CV della Abarth 600e Scorpionissima, un’edizione limitata che viene prodotta in 1949 esemplari (come l’anno di fondazione dell’azienda).
L’ho potuta provare per la prima volta sulle piste di Balocco, impianto storico di Alfa Romeo dove è stata sviluppata la nuova 600 Abarth, come accaduto in passato anche per altri modelli Abarth.
Prima di guidarla e dirvi come va vi racconto com’è fatta fuori e dentro, scoprendo com’è cambiata rispetto alla Fiat 600 da cui deriva.
La Abarth 600e ha un frontale aggressivo, che alle rotondità della parte superiore della carrozzeria affianca un paraurti diverso da quello della Fiat 600: nella parte inferiore è più largo, per lasciare spazio a elementi di forma rettangolare che si ispirano ai radiatori delle Abarth del passato, come la Abarth 850 TC.
L’aspetto più grintoso è dovuto anche ai cerchi da 20″ (anche in questo caso i più grandi mai montati su una Abarth di serie) che hanno 5 razze sdoppiate, con finitura diamantata e grafica che ricorda il pungiglione di uno scorpione. E con dei coprimozzi che imitano i monodadi centrali delle auto da corsa e delle supercar.
I colori disponibili per la carrozzeria sono verde acido, nero veleno, bianco antidoto e arancione shock, con il viola ipnotico riservato alla versione Scorpionissima e sempre in abbinamento a elementi a contrasto verniciati in nero lucido, come le maniglie o le calotte degli specchietti.
Dietro ci sono delle placchette specifiche per le luci posteriori e uno spoiler sopra il lunotto con forme che si rifanno al periodo in cui i cofani posteriori della Abarth storiche venivano lasciati aperti, per smaltire meglio il calore. Anche il paraurti posteriore – come quello anteriore – integra elementi rettangolari con griglie che richiamano quelle del frontale, ed è abbinato a un estrattore aerodinamico.
Il bagagliaio della 600 Abarth parte da una capacità minima di 360 litri, un valore apprezzabile se rapportato alle dimensioni esterne della macchina. Le misure ufficiali non sono ancora state fornite dal marchio, faccio riferimento quindi a quelle della Fiat 600: lunghezza 4,18 metri, altezza 1,52 metri, larghezza 1,78 metri, passo 2,56 metri. Per avere un paragone potete pensare che un’auto più grande come la Fiat 500X (lunga 4,25 metri) aveva un vano di carico di 350 litri.
L’abitabilità posteriore della 600 Abarth non è influenzata in maniera sostanziale (rispetto alla Fiat 600) dalla presenza dei sedili sportivi della Sabelt, che sono disponibili in una configurazione più turistica e in una ancora più avvolgente e anatomica. Le finiture dell’abitacolo puntano tutto sulle tinte scure e sul contrasto con elementi dello stesso colore giallo del logo dello Scorpione Abarth. In abbinamento all’utilizzo sia di pelle sia di Alcantara per i rivestimenti, come nel caso del volante. La pedaliera, invece, ha degli inserti in alluminio.
Il display touchscreen dell’infotainment al centro della plancia da 10,25″ è affiancato da tasti fisici, che permettono di accedere velocemente alla schermata principale della homepage e alle funzioni più importanti del menu dedicato al veicolo. Stesso discorso per il climatizzatore, anche in questo caso azionabile da tasti fisici messi al centro della plancia, accanto al rotore per controllare il volume dell’impianto audio.
Gli strumenti dedicati alle prestazioni dell’auto che vengono visualizzati sullo schermo centrale completano le indicazioni del quadro digitale posizionato davanti al pilota, con uno schermo da 7″ che mostra anche le modalità di guida disponibili.
Le modalità di guida della 600 Abarth sono 3 e modificano l’erogazione del motore, la risposta dello sterzo e l’intervento dei controlli elettronici di stabilità e trazione. Oltre che la sensazione sul pedale del freno nel programma più sportivo.
Nello specifico, in modalità Turismo la Abarth 600e Turismo ha 150 CV e la Abarth 600e Scorpionissima ha 190 CV, con 300 Nm di coppia e 150 km/h in entrambi i casi. Nella modalità Scorpion Street la Abarth 600e Turismo ha 204 CV e la Abarth 600e Scorpionissima ha 231 CV, con 345 Nm di coppia e 180 km/h. Nella modalità Scorpion Track la Abarth 600e Turismo ha 238 CV e la Abarth 600e Scorpionissima ha 282 CV, con 345 Nm di coppia e 200 km/h.
Nella comunicazione ufficiale del marchio per la Turismo si arrotonda a 240 CV e a 280 CV per la Scorpionissima, mentre le potenze in “cavalli” che vi ho appena elencato derivano dalla conversione della potenza massima del motore di 175 kW per la Turismo e di 207 kW per la Scorpionissima. Il motore elettrico anteriore della Abarth 600e arriva fino a 15.000 giri/min e sviluppa la coppia massima da 0 a 6.000 giri/min, per prestazioni in accelerazione che si traducono in un tempo di 6,24 secondi nello 0-100 km/h per la versione Turismo e di 5,85 secondi nello 0-100 km/h per la Scorpionissima.
Il tutto è messo a terra sulla trazione anteriore da un differenziale autobloccante meccanico di tipo Torsen fornito da Jtekt, con il 36% di bloccaggio in tiro e il 34% in rilascio. E poi la palla passa all’impianto frenante maggiorato della Alcon, con dischi anteriori ventilati da 380 mm di diametro e 32 mm di spessore, e pinza monoblocco a 4 pistoni. Nella modalità di guida più sportiva il pedale del freno è collegato solo al circuito idraulico per dare una risposta più “meccanica”, senza l’intervento della frenata rigenerativa elettrica, che ha due livelli di intensità: D (drive) e B (brake).
La piattaforma telaistica della Abarth 600e è condivisa con quella della Alfa Romeo Junior Veloce, che ha sviluppato ulteriormente la piattaforma CMP-2 di altri modelli del gruppo Stellantis (Jeep Avenger e Fiat 600, a loro volta evolute rispetto alla CMP della Peugeot 2008 o della Opel Mokka) per offrire una guida più sportiva. In Abarth non ci hanno fornito ulteriori dettagli sulle calibrazioni specifiche dedicate alla 600e, quindi faccio riferimento ai parametri dell’Alfa Romeo Junior Veloce. In particolare per lo sterzo, che con un rapporto di 14,6:1 è – secondo il costruttore – il comando più diretto della categoria.
L’assetto è ribassato di 3 cm davanti e 2,5 cm dietro, con un irrigidimento di molle, barre antirollio e ammortizzatori (dotati di fondo corsa idraulici) e con una barra di torsione di rinforzo per il retrotreno a ponte interconnesso, mentre all’avantreno si trova uno schema McPherson. E gli pneumatici sono dei Michelin Pilot Sport EV con misure 225/40.
Insomma, l’impostazione telaistica promette bene.
Ricordo ancora che il sistema di raffreddamento della Abarth 600e ha una pompa del liquido a elevata capacità, per non avere surriscaldamenti della batteria che limitano le performance della vettura, testata per non avere cali in un giro tirato del circuito del Nurburgring. La batteria della Abarth 600e ha una capacità di 54 kWh e si ricarica a 11 kW in corrente alternata AC e a 100 kW in corrente continua DC (in 27 minuti si va dal 20% all’80%). L’autonomia dichiarata nel ciclo WLTP è di 334 km o 317 km a seconda delle versioni.
La Abarth 600e Turismo parte da 43.000 euro e la Abarth 600e parte da 49.000 euro.
Nella dotazione della versione Turismo da 240 CV ci sono i fari a LED, la verniciatura bianca, i cerchi da 20 pollici e gli interni in tessuto turismo con inserti Acid Green. La versione Scorpionissima da 280 CV ha la verniciatura esterna specifica viola, cerchi in lega diamantati, pinze freno color Acid Green e diversi profili bruniti dei paraurti anteriori e posteriori.
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